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Termalismo. L’importanza del magnesio assunto come bibita per mantenere l’equilibrio dell’intestino umano

di Giacomo Glaviano 12 novembre 2014

Si è svolto presso le Terme di Miradolo (Pv) il convegno “Riscoprire il magnesio per la prevenzione e la cura della salute” nato da un’idea del neo-presidente della Federazione Mondiale del Termalismo Umberto Solimene e realizzato in collaborazione con Federterme, si è concentrato sulla presentazione di studi sull’importanza del magnesio per la salute e sulle diverse funzioni che esercita nel corpo umano.




Nel corso del simposio è stata rilanciata la pratica della somministrazione per bibita delle acque minerali terapeutiche, una tradizione troppo sottovalutata in Italia: attualmente solo il 15% dei pazienti che si reca alle terme si avvale della cura idropinica, mentre questa metodica ha una sua validità soprattutto se eseguita in centri termali dotati di grandi parchi naturali che favoriscono il moto e il relax, come il caso delle terme idroterapiche delle Saline di Miradolo.

Secondo Jeannette Maier, docente di patologia generale e clinica all’Università degli Studi di Milano, intervenuta al convegno, “la deficienza cronica di magnesio è piuttosto frequente nei paesi industrializzati ed è coinvolta nella patogenesi di alcune comuni malattie, da quelle cardiovascolari all’ipertensione arteriosa, dall’osteoporosi al diabete tipo 2. Sono invece necessari 320 mg di magnesio al giorno nelle femmine e 420 nei maschi. Tutti gli alimenti contengono magnesio, anche se in quantità differenti. Le concentrazioni più elevate si trovano nella frutta secca, nei legumi, nei cereali integrali. Anche i vegetali verdi sono un buona fonte, visto che il magnesio è associato alla clorofilla. I cibi industriali e processati ne contengono, invece, ben poco. Le acque minerali ricche di magnesio, piuttosto rare, sono un’ottima fonte di questo elemento, con un alto grado di biodisponibilità”.

Del magnesio e del suo ruolo nei processi patologici e curativi dell’apparato gastroenterico ha parlato Luca Pastorelli, ricercatore dell’Università di Milano presso l’Unita di Gastroenterologia del Policlinico San Donato. Il dottor Emilio Grossi, dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, ha svolto un ampio intervento sul tema “Il magnesio nelle diverse età della donna”: nella pubertà risulta utile nella cura della dismenorrea, delle crisi di emicrania e nella sindrome premestruale; nella gravidanza, è utile, tra l’altro, nella terapia della minaccia d’aborto e di parto prematuro; in menopausa regola il corretto equilibrio osteoblasti-osteoclasti, ritardando la rarefazione ossea senile. Cristiano Crotti, specialista in medicina termale, ha sottolineato l’importanza dellle acque minerali naturali magnesiche e il loro ruolo nelle patologie patologie gastrointestinali, con particolare riferimento al trattamento della stipsi e della sindorme del colon irritabile.

Il professor Umberto Solimene ha concluso i lavori, evidenziando i punti di forza della cura termale - e di quella idropinica in particolare - mirata ad un trattamento globale del paziente e non solo alla patologia specifica.
Miradolo Terme, che si configura come “thermae urbis”, terme urbane che sorgono vicine a grandi centri urbani come Milano e a territori urbanizzati come Lodi, Piacenza, Pavia, possiede una lunga tradizione legata all’idropinoterapia (la metodica di somministrazione di acqua minerale per bibita a scopo terapeutico) e acque termali di tipo salso-bromo-iodiche, litio magnesiache, sulfuree. Le acque solfato-magnesiche presenti a Miradolo Terme, come in altre località termali quali San Pellegrino, Crodo, Boario, Bormio, Bagni di Lucca o Viterbo sono acque in cui prevale l’anione SO4, che stimola un aumento degli ormoni digestivi e dell’attività coleretica. Favoriscono perciò lo svuotamento gastrico e normalizzano i valori di acidità. Calcio e magnesio, in particolare, esercitano anche un’azione miorilassante. Solfati, calcio e magnesio a livello intestinale svolgono un’azione sulla mucose che accelera il transito intestinale.

A questa specializzazione terapeutica le Terme di Miradolo hanno affiancato con successo tutta la gamma di trattamenti termali come inalazioni, insufflazioni, politzer, bagni, fanghi, idromassaggi, piscine termali e percorsi vascolari, sfruttando la ricchezza delle diverse sorgenti curative del parco termale. Da circa un anno le Terme di Miradolo stanno lavorando per realizzare un progetto di rete di terme urbane, almeno all’interno del territorio pavese, che possa inserirsi nei servizi di sanità pubblica per le politiche di prevenzione e riabilitazione, in accordo con le Asl, le Aziende Ospedaliere, gli Enti di ricerca e le Università.


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