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Nel 2017 il G7 si terrà in Sicilia: Lampedusa o Taormina. La notizia arriva dal premier Matteo Renzi


di Toti Piscopo 26 maggio 2017

Da tempo Renzi lavora al progetto di portare i grandi della terra dove il dramma dei migranti è più sentito e dove sono state salvate migliaia di vite. Per dare così anche respiro ad un’isola che sta pagando moltissimo in termini economici e turistici e rilanciare il sud del paese.


    
Il premier vorrebbe in realtà far sbarcare i leader di Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna e Canada a Lampedusa, isola simbolo del dramma dei migranti. Un’ipotesi della quale aveva parlato con il sindaco Giusi Nicolini il 25 marzo scorso, durante la sua visita sull’isola.

Lampedusa però non avrebbe le strutture necessarie per ospitare i capi di Stato e di governo con i loro staff. E lo stesso aeroporto non sarebbe adatto: la pista non è abbastanza grande per accogliere gli aerei di stato.

Per questo Renzi avrebbe preparato comunque il ’piano B’, ovvero Taormina, più facilmente raggiungibile, abituata ai grandi eventi, con alberghi prestigiosi adatti ad accogliere i leader mondiali. Per il sindaco Eligio Giardina, sarebbe "una sfida da far tremare i polsi ma siamo pronti per strutture alberghiere, storia, tradizione e sicurezza". E gli hanno fatto eco gli albergatori: "Magari! Siamo pronti per tradizione e cultura", ha detto il presidente dell’associazione, Italo Mennella.

Soddisfatto anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, al quale Renzi aveva già parlato dell’ipotesi. "E’ un riconoscimento - ha dichiarato il governatore - alla centralità mediterranea della Sicilia, da sempre terra di incontro, dialogo e collaborazione con il Sud del mondo".
   
“Si tratta di una straordinaria possibilità per mettere in luce non solo la bellezza della nostra terra, ma tutte le eccellenze che la laboriosità dei siciliani riesce ad esprimere, soprattutto nel settore dell’arte e dello spettacolo. Saremo all’altezza della sfida di presentare l’immagine migliore della Sicilia agli occhi del mondo”, ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo.

Commercianti e operatori turistici pensano soprattutto alla ricaduta d’immagine e ai riflessi economici del G7.
"Qualunque cosa venga in Sicilia ci porta al centro del mondo. E’ un fatto positivo, l’attenzione di un G7 è doppiamente positiva", ha sottolineato il presidente regionale di Confcommercio Sicilia Pietro Agen. "Questo consente un richiamo internazionale e una vetrina, oltre che rappresenta un riconoscimento - prosegue -. Le ricadute sul piano dell’immagine non sono quantificabili per ora, perché molto dipende da come sarà gestito. Ci può aiutare moltissimo, soprattutto sul versante del turismo. Il nostro domani si gioca proprio su questo settore".
  
Per il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina, il G7 può rappresentare un importante "volano di sviluppo". Ma occorre che l’evento sia organizzato con una programmazione accurata e che "le risorse vengano spese bene e in tempo".    


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