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Il partigiano bambino torna nei luoghi della Resistenza

di Giacomo Glaviano 08 ottobre 2017

Riprende il cammino nei luoghi della Resistenza del Partigiano bambino, il libro sulla storia di Gildo Moncada scritto dal figlio Raimondo (giornalista e membro della Fijet Italia) pubblicato da Ad Est nell’anno in cui ricade il settantesimo anniversario del varo della Costituzione della Repubblica Italiana. E’ la memoria viva di un impegno, di un ideale, di un sacrificio per la liberta’.




Tre gli appuntamenti programmati nel mese di ottobre in Emilia Romagna: Modena, Carpi e San Martino in Rio dall’autore Raimondo Moncada, nato ad Agrigento nel 1967. Ha maturato negli anni esperienze in diversi settori artistici e professionali; collaborato con giornali, radio e tv siciliane. Prima del Partigiano bambino, ha scritto e pubblicato opere di carattere umoristico. Nel 2013 vedono la luce la commedia Perollollero e il romanzo Mafia ridens (ovvero il giorno della cilecca). Nel 2015 raccoglie in Chi nicchi e nacchi cunti e canti in lingua siciliana. Gildo Moncada Gildo Moncada, partigiano, grafi

A Modena,Il partigiano bambino sara’ presentato venerdì 13 ottobre, alle ore 21.00, al teatro La Tenda. L’iniziativa e’ dell’Associazione culturale “L’Asino che vola”.
A Carpi, la presentazione si fara’ sabato 14 ottobre, alle ore 18, al Circolo “AppenaAppena” per iniziativa dell’Anpi e del presidio Libera, in collaborazione con l’associazione culturale “Appenaappena”.
A San Martino in Rio, la presentazione del Partigiano bambino si svolgera’ domenica 15 ottobre alle ore 10.00, nell’ex chiesa San Rocco, in via San Rocco. L’organizzazione e’ dell’Anpi.
Alle tre presentazioni sarà presente Raimondo Moncada. Interverra’ Luca Taddia dei Fev, con gli storici canti partigiani della Resistenza. Ci sara’ Ad Est, il gruppo editoriale che da marzo promuove un’intensa attivita’ per diffondere questa storia di Resistenza, la storia di un adolescente siciliano, di Agrigento, Gildo Moncada, che a sedici anni si ritrovo’ con la famiglia a Perugia durante la seconda guerra mondiale e decise di dare il proprio contributo alla guerra di liberazione dell’Italia dal nazifascismo con la brigata partigiana umbra “Leoni”, rientrando a casa mutilato.  
Del libro si parlera’ ancora ad Agrigento, in occasione del Premio di Scrittura promosso dal Lions club. Raimondo Moncada e’ tra gli insigniti del riconoscimento proprio per Il partigiano bambino.

La cerimonia di consegna si svolgera’ sabato 14 ottobre alle ore 18,30, a Casa Sanfilippo. E’ il secondo riconoscimento. A maggio, il libro e’ stato insignito del Premio Internazionale “Navarro”.
Il partigiano bambino continuera’ il suo cammino per tutto il 2017 e poi nel 2018, in Italia e in Europa. A novembre e’ stata programmata una presentazione a Roma in una prestigiosa sede istituzionale, a dicembre si oltrepasseranno i confini con direzione Belgio.

SCHEDA LIBRO Il partigiano bambino
Il libro racconta la storia di un bambino partigiano, rimasto tale fino alla fine dei suoi giorni. Sembra un romanzo, ma e’ una storia vera. E’ la storia di Gildo Moncada, partigiano, grafico, pittore. La racconta il figlio Raimondo che, avvertendone l’intimo e pressante bisogno, si mette alla ricerca delle proprie radici e delle tracce di una storia per lunghi tratti ignora ma che sente vibrargli dentro le carni. L’autore ricostruisce così l’esistenza del padre, scomparso venti anni fa, e della famiglia del nonno Raimondo deportata dalla guerra. Mette assieme schegge di ricordi, di testimonianze, di immagini, di emozioni ancora vive, e narra gli slanci ideali e le profonde sofferenze di un uomo, sempre fiero della sua scelta, che porto’ fino alla fine le ferite mai rimarginate della seconda guerra mondiale. Il partigiano bambino racconta la storia di un impegno, di una fede, di un sogno, di un sacrificio, di una vita mutilata. Tutto ha origine da un esodo provocato da un conflitto. Gildo Moncada, neanche adolescente, viene un giorno sradicato dalla sua terra e catapultato in una terra sconosciuta, l’Umbria, dopo un viaggio avventuroso in treno col padre, la madre e le sorelle, lungo una Sicilia bombardata. Il padre lascia il lavoro, vende le proprieta’, sperando di portare la famiglia in salvo dalla guerra, con le bombe che annunciano l’imminente sbarco degli Alleati. Ma così non sara’. La guerra li inseguira’ ovunque. Gildo Moncada a Perugia entra in contatto con ambienti della Resistenza e a 16 anni lo ritroviamo sulle montagne nella brigata partigiana “Leoni”, comandata dalla medaglia d’oro al valor militare Mario Grecchi. Dopo la liberazione di Perugia, a cui partecipa, viene gravemente ferito a Sansepolcro (in provincia di Arezzo) il 28 luglio 1944. Raimondo Moncada racconta cosi’ la storia di un bambino diventato troppo presto uomo, dei suoi sogni infranti, del suo contributo alla lotta partigiana per la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, delle tormentate operazioni dopo il ferimento, della sua testimonianza prima di morire su un episodio inedito riguardante il discusso papa Pio XII, della sua voglia di ricominciare e di riprendersi in mano la vita anche con una sola gamba e con un corpo martoriato, del suo rinnovato sogno di diventare artista, dei suoi maestri come Stainer ai Convitti Scuola Rinascita a Milano, dei suoi inizi colmi di speranza come grafico e pittore, della sua collaborazione professionale con gli Editori Riuniti, del suo definitivo ritorno ad Agrigento, del suo totalizzante impegno nel Pci, dei suoi momenti di esaltazione e sofferenza come artista e come militante politico, del suo essere sempre in prima linea con l’Anpi per il 25 Aprile, della sua strenua difesa della Costituzione, del suo inseguire il sogno di vivere di arte, del suo essere eterno testimone di una tragedia e di un ideale che in lui si incarna a tal punto da segnarne il destino. La prefazione e’ curata dallo scrittore, editorialista, attore e regista Giulio Cavalli. Il libro si apre anche con una nota di Gaetano Alessi, giornalista, scrittore, sindacalista. Nell’anno in cui ricorrono i vent’anni dalla morte di Gildo Moncada e i settant’anni dal varo della Costituzione, il libro è pubblicato da Ad Est, gruppo editoriale indipendente che fa dell’antimafia e dell’attivita’ di resistenza la propria ragione di esistere.


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