Tra le migliaia di combinazioni che il sistema aperto del turismo propone e nulla si precluce per generare benessere, purché in linea con i principi della sostenibilitá, avete mai provato a detossinarvi in un borgo, praticando fitness emozionale in una immersione senza tempo nel baluginio di vicoli medievali, altri barocchi, centri storici grondanti di antimaterialismo universale che rimanda ad una riflessione interiore a diretto contatto con l’io più remoto.

Nella terapia del silenzio, ciò che occorre è la predisposizione a perdersi dentro di sé coadiuvato dal naturale setting audio fonico e visivo che può regalare uno scorcio panoramico, paesaggistico, naturale, culturale e storico di borgo interno e interiore.

Ripercorrere le ansie e le preoccupazioni che ci attraversano pilotati da un salto nel passato con l’energia della storia che si diffonde tra i rioni e i Quartieri è il presupposto primo per praticare il turismo animoterapico che lavora alla conquista delle sensazioni più immateriali e silenziose dentro di noi, epurando la nostra anima da ogni scoria ed ingerenza esterna e da ogni forma di contraffazione del benessere in chiave “fashion” con tutti i condizionamenti moderni e post moderni che gli appartengono.

Per ritrovare se stessi serve il dialogo con noi stessi in una dimensione di io altero, nella piena consapevolezza di sé e del proprio io primordiale.

Nei borghi e col turismo animoterapico verrai a capo di te stesso e delle tue pulsioni…PROVARE PER CREDERE!

Il Borgologo

In foto il lago di Pergusa

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